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L'Accademia degli Oziosi è stata un'istituzione culturale, in particolare letteraria, attiva a Napoli nel corso del XVII secolo.
Aveva come motto «Non pigra quies», e come emblema, presente come marca editoriale in alcune pubblicazioni, un'aquila sormontata da una corona e da un angelo.
I suoi membri si dicevano «oziosi» nel senso latino del termine otium, cioè «uomini di svago», forse come i membri della precedente Accademia dei Segreti fondata da Giambattista Della Porta intorno al 1560 ma che aveva avuto vita breve.
La sua attività editoriale è attestata con continuità fino al 1700, attraverso la pubblicazione delle opere dei suoi membri, fra le quali quelle di Torquato Accetto e di Tommaso Campanella e del duca Gio.Giuseppe d'Alessandro.
^C. Padiglione, Memorie storiche artistiche del Tempio di Santa Maria delle Grazie Maggiore, Napoli 1855, p. 33 Sul tema lo stesso autore è tornato, più diffusamente, in Le leggi dell'Accademia degli Oziosi in Napoli ritrovate nella Biblioteca Brancacciana, Tip. Giannini, Napoli 1878.
^B. Croce, La Spagna nella vita italiana durante la Rinascenza, Laterza, Bari 1949.
^Oltre a C. Jannaco - M. Capucci (a cura di), Il Seicento, Vallardi, Milano 1986, p. 599 (on line), cfr. anche B. Croce, Giambattista Basile e il “Cunto de li cunti”, in Saggi sulla letteratura italiana del Seicento, Laterza, Bari 1924 (II ed. riv.), p. 12.
^R. Villari, Un sogno di libertà: Napoli nel declino di un impero 1585-1648, Milano 2012, pp. 454-455.