Pietro Rossi (filosofo)

In questo articolo esploreremo l'argomento ampio e diversificato di Pietro Rossi (filosofo). Dalle sue origini alla sua attualità oggi, intraprenderemo un viaggio affascinante che ci permetterà di comprendere meglio questo importante argomento. Nelle prossime righe analizzeremo diversi aspetti legati a Pietro Rossi (filosofo), come il suo impatto sulla società, la sua evoluzione nel tempo e le possibili implicazioni che ha per il futuro. Senza dubbio, Pietro Rossi (filosofo) è un argomento affascinante che suscita l'interesse di persone di ogni età e provenienza e questo articolo cerca di approfondirne il significato e la rilevanza.

Pietro Rossi (Torino, 7 novembre 193023 settembre 2023) è stato un filosofo italiano.

È stato docente di Filosofia della storia nell'Università di Torino.

Biografia

Ha studiato presso l'Università di Torino, laureandosi in Filosofia nel 1952 sotto la guida di Nicola Abbagnano e compiendo successivamente studi di perfezionamento all'Istituto Italiano per gli Studi storici di Napoli, a Milano e a Heidelberg. Libero docente dal 1956, è stato nel 1959-61 "fellow" della Rockefeller Foundation a Parigi. Professore ordinario dal 1963 a Cagliari, e dal 1967 a Torino, dopo esser stato titolare della Cattedra di storia della filosofia e, in seguito, di filosofia della storia, in questa Università, ne è stato nominato professore emerito a seguito del congedo. Nel 1975-76 è stato preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, mentre nel triennio 1983-86 ha fatto parte del Consiglio Universitario Nazionale. Nel semestre estivo 1985 è stato Max-Weber-Gastprofessor nell'Università di Heidelberg. È socio nazionale residente dell'Accademia delle Scienze di Torino e socio fondatore dell'Accademia Europea. Nel 2009 è divenuto - per la seconda volta - Presidente dell'Accademia delle Scienze di Torino, carica da cui si è dimesso il 6 aprile 2012.

Pietro Rossi ha cominciato con lo studio dello storicismo contemporaneo, specialmente di Dilthey e di Max Weber di cui ha curato la traduzione italiana delle opere più importanti (Dilthey, Critica della ragione storica, Einaudi, Torino 1954: Max Weber, Il metodo delle scienze storico-sociali, Einaudi, Torino 1958) dedicandosi in seguito da un lato allo studio della filosofia illuministica della storia e della concezione positivistica della società, dall'altro all'analisi dei problemi teorici della ricerca storica e delle scienze sociali contemporanee. Nel corso degli anni ottanta ha nuovamente rivolto la sua attenzione all'opera di Max Weber. Ha organizzato vari convegni e coordinato importanti ricerche su diversi temi di storiografia filosofica. Ha scritto inoltre la prefazione al libro di Karl Löwith intitolato "Significato e fine della storia".

Fra le sue opere più importanti sono da menzionare: Lo storicismo tedesco contemporaneo, Einaudi, Torino 1956, 2ª ed. 1971, ora Edizioni di Comunità, Milano 1994; Storia e storicismo nella filosofia contemporanea, Lerici, Milano 1960; 2ª ed. Il Saggiatore, Milano 1991; La teoria della storiografia oggi, Il Saggiatore, Milano 1983; ed. tedesca Suhrkamp, Frankfurt a.M., 1987; Vom Historismus zur historischen Sozialwissenschten, Suhrkamp, Frankfurt a.M. 1987; Max Weber: oltre lo storicismo, Il Saggiatore, Milano 1988; da Enrico Mistretta, direttore editoriale della Laterza, gli fu affidata, congiuntamente a Carlo Augusto Viano, la direzione di una fondamentale Storia della filosofia in sette volumi, che iniziò a essere pubblicata a partire dal 1993.

Note

  1. ^ Pietro Rossi, su accademiadellescienze.it.
  2. ^ Consiglio di presidenza 2009-2012 Archiviato il 13 marzo 2013 in Internet Archive., dal sito ufficiale (url consultato il 24 ottobre 2012)

Bibliografia

  • Realino Marra, Pietro Rossi e l'opera di Weber in Italia, in «Sociologia del diritto», XXXVI-1, 2009, pp. 183-93.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN100189635 · ISNI (EN0000 0001 2142 4329 · SBN UBOV001818 · BAV 495/126438 · LCCN (ENn79069835 · GND (DE13589882X · BNE (ESXX1088236 (data) · BNF (FRcb12019119h (data) · J9U (ENHE987007271066905171 · NDL (ENJA00474071 · WorldCat Identities (ENlccn-n79069835