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Capocannoniere del torneo è stato Harald Nielsen (Bologna) con 21 reti.
Fu l'unico caso nella storia della Serie A, dopo l'istituzione del girone unico, in cui fu necessario il ricorso a uno spareggio per l'assegnazione del titolo.
In questa stagione è da segnalare l'esordio assoluto in massima categoria del Messina, dopo la vittoria del torneo cadetto, a cui fecero compagnia Bari e Lazio, entrambe di ritorno in A dopo due anni di assenza.
Durante le prime giornate del torneo, che prese il via il 15 settembre 1963, furono i campioni uscenti dell'Inter a guidare la classifica prima di subire l'aggancio da parte dei felsinei. Alla 9ª giornata fu poi il Milan campione d'Europa a balzare in testa alla graduatoria, approfittando anche del successivo pareggio a reti bianche fra Bologna e Inter per rafforzare il proprio primato. A quel punto si verificò la reazione degli emiliani, i quali ottennero una striscia record di dieci vittorie consecutive dal 24 novembre 1963 al 2 febbraio 1964; grazie a questa impresa, i rossoblù si ritrovarono il 12 gennaio, data di conclusione del girone di andata, appaiati ai rivali in testa al campionato. Il 9 febbraio, la squadra di Bernardini raggiunse quindi la vetta in solitaria e il 1º marzo sconfisse il Milan a San Siro.
A rallentare la marcia del Bologna ci fu, però, uno scandalo, venuto a galla il 4 marzo: tramite un comunicato, la FIGC annunciò che cinque giocatori bolognesi erano risultati positivi alle anfetamine a seguito dei controlli antidoping effettuati il precedente 2 febbraio, dopo la gara contro il Torino (vinta per 4-1 dagli emiliani). Le provette incriminate vennero poste in stato di sequestro dalla magistratura, mentre la Federazione comminò alla società una penalizzazione di –1 in classifica e la sconfitta a tavolino nell'incontro coi granata. Da ulteriori controlli effettuati nel mese di maggio, tuttavia, fu appurato che i campioni erano stati manomessi, in quanto le dosi di doping riscontrate sarebbero state eccessive da sopportare non solo per l'uomo ma addirittura per i cavalli: in conseguenza di ciò la FIGC annullò la condanna, restituendo ai felsinei i complessivi tre punti sottratti. Sebbene i responsabili della manipolazione delle provette ufficialmente non vennero mai individuati, nei decenni successivi alcune testimonianze fecero ricadere i sospetti al riguardo sulla figura di Gipo Viani, l'allora direttore tecnico del Milan.
Nel frattempo le vicende del campo avevano riportato in testa l'Inter, che il 29 marzo si era anche imposta per 2-1 nello scontro diretto di Bologna, sicché nerazzurri e rossoblù terminarono il campionato entrambi al primo posto, a quota 54 punti, circostanza mai verificatasi fino ad allora in Serie A. Dopo aver inizialmente accolto la proposta del direttore responsabile della Gazzetta dello SportGualtiero Zanetti di assegnare in via eccezionale all'Inter lo scudetto 1964 e al Bologna quello del 1927 (revocato al Torino per il caso Allemandi e mai assegnato), il presidente federale Giuseppe Pasquale decise alla fine di non derogare al regolamento e far quindi disputare uno spareggio per l'assegnazione del titolo.
La gara venne fissata per il pomeriggio di domenica 7 giugno, in campo neutro all'Olimpico di Roma, e terminò 2-0 in favore dei bolognesi, con un'autorete di Facchetti (sugli sviluppi di una punizione calciata da Fogli) e un gol del capocannoniere Nielsen, i quali dedicarono il trionfo alla memoria del loro presidente Renato Dall'Ara; quest'ultimo era venuto a mancare quattro giorni prima, stroncato da un infarto, ma i giocatori non poterono presenziare al suo funerale per la decisione della FIGC di non rinviare l'incontro. In quella stessa domenica, a San Siro, la Sampdoria superò il Modena in un altro spareggio, stavolta per la salvezza: i gialloblù ritornarono in Serie B dopo due anni, in compagnia di SPAL e Bari già retrocesse al termine della stagione regolare.
Dalla 10ª alla 16ª giornata il portiere Mario Da Pozzo, in forza al Genoa, mantenne la propria rete inviolata per 791' stabilendo un nuovo primato.
Minor numero di partite vinte: 6 (Bari, Mantova, Modena, Spal)
Maggior numero di partite perse: 18 (Bari)
Minimo dei pareggi: 7 (Sampdoria)
Miglior attacco: 58 (Milan)
Miglior difesa: 18 (Bologna)
Miglior differenza reti: 36 (Bologna)
Peggior attacco: 20 (Bari)
Peggior difesa: 50 (Sampdoria)
Peggior differenza reti: −23 (Bari)
Partita con più reti segnate: Atalanta-Fiorentina 1-7, Roma-Catania 4-4 (8)
Partita con maggiore scarto di reti: Atalanta-Fiorentina 1-7 (6)
Individuali
Classifica marcatori
Da segnalare la cinquina messa a segno da Kurt Hamrin in Atalanta-Fiorentina 1-7 della 19ª giornata. Silvano Mencacci fu invece l'autore di una quadripletta in SPAL-Mantova 5-2 della 7ª giornata.
^Risultato a seguito di giudizio sportivo. La partita fu sospesa sul punteggio di 1-3 a causa dell'invasione di campo dei tifosi messinesi. Il risultato finale fu tramutato in 0-2.
^Giornata originariamente prevista il 3 novembre 1963.
^Sospesa per nebbia e recuperata il 29 gennaio 1964.