Trasporti in Giappone

Nel mondo di oggi, Trasporti in Giappone è diventato un argomento di grande interesse e rilevanza. Nel tempo questo tema è stato oggetto di dibattito, ricerca e analisi da parte di esperti e studiosi di diverse discipline. Dalle sue origini fino al suo impatto sulla società odierna, Trasporti in Giappone ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'umanità. In questo articolo esploreremo in modo approfondito questo entusiasmante argomento, esaminandone i diversi aspetti e la sua influenza in diversi ambiti. Attraverso un'analisi rigorosa e una visione globale, cercheremo di far luce su questo argomento per comprenderne meglio l'importanza e la rilevanza nel mondo di oggi.

La rete dei trasporti in Giappone è moderna ed efficiente e serve una popolazione di circa 130 milioni di abitanti.

Trasporti ferroviari

Lo stesso argomento in dettaglio: Trasporto ferroviario in Giappone.
Shinkansen della serie 300 (sinistra) e 700 alla stazione di Tokyo

I trasporti ferroviari nell'arcipelago sono assicurati da 7 compagnie ferroviarie, una volta proprietà statale e privatizzate nel 1987, che coprono quasi tutto il territorio nazionale. A livello prettamente locale operano invece diverse compagnie minori, sia private che gestite da enti locali o, ancora, in comunione. I treni giapponesi godono di una certa fama a livello internazionale per la puntualità, per garantire la quale molte compagnie assegnano premi ai macchinisti che terminano le corse con anticipo rispetto agli orari previsti. Inoltre, il Giappone è il paese leader mondiale, assieme alla Francia che tuttavia lo raggiunse più tardi, per i treni ad alta velocità, di cui si può ritenere la patria a seguito dell'inaugurazione del "treno proiettile", lo Shinkansen. Esso collegava inizialmente Tokyo ad Osaka (tratta inaugurata per le olimpiadi di Tokyo del 1964) e adesso praticamente tutto il Giappone con una frequenza e puntualità sorprendenti. La società delle Ferrovie Pubbliche si chiama Japan Railways Group. Il Giappone è inoltre in testa alle classifiche di utilizzo pro capite della rete ferroviaria: 5 stazioni del Paese, infatti, servono ciascuna più di 2 milioni di passeggeri al giorno e sono, tra cui quelle famose di Shinjuku e Shibuya, entrambe a Tokyo.

La rete si estende per 23.670,7 km.

La complessità del trasporto su ferro e l'intricato sistema metropolitano hanno portato negli anni allo sviluppo di diverse tessere abbonamento, alcune delle quali (JR PASS) acquistabili solo dall'estero. Nel 2007, a Tokyo è stata introdotta la PASMO, una smart card che semplifica l'interscambio tra le linee e i viaggi in metropolitana. Adesso la tessera è incorporata perfino nei telefoni cellulari, al passaggio dei cancelletti basta avvicinare il telefono al sensore per entrare od uscire.

In Giappone sono presenti reti metropolitane nelle seguenti città: Fukuoka, Kōbe, Kyoto, Nagoya, Osaka, Sapporo, Sendai, Tokyo e Yokohama, mentre è in costruzione a Kawasaki.

Trasporti stradali

Lo stesso argomento in dettaglio: Autostrade in Giappone.
L'autostrada Kōbe-Awaji-Naruto

La rete stradale giapponese si estende per 1.152.207 km. In Giappone, comunque, si preferisce muoversi con i treni, che essendo efficienti, puntuali e ad alta velocità, rendono il trasporto stradale secondario, al contrario di quanto avviene in altre potenze come gli USA.

Una rete autostradale a pedaggio collega tra di loro le maggiori città delle quattro isole principali dell'arcipelago. Si noti però che mentre le tre isole di Honshū, Shikoku e Kyūshū hanno una rete autostradale unitaria, grazie ai ponti che le collegano, la rete di Hokkaidō è separata. Anche l'isola di Okinawa, baluardo meridionale del Paese, ha a disposizione un'autostrada, pur essendo situata al largo rispetto alle quattro grandi isole e avendo una superficie di soli 1.201 km², all'incirca metà della Valle d'Aosta.

I trasporti aerei sono molto sviluppati grazie agli aeroporti di Tokyo e di Osaka.

Trasporti marittimi

In Giappone, anche se i trasporti marittimi sono secondari assieme a quelli stradali, è consentito lo spostamento privato via nave (definito anche shikoufune). Una recente legge (la 110/2010), emessa dal governo Hatoyama, ha promosso il trasporto marittimo per decongestionare la rete di trasporti stradali intra-insulare, ormai al collasso. In questo modo, i cittadini giapponesi che devono fare da pendolari (in giapponese koutsujin) tra un'isola e l'altra avranno a disposizione un mezzo di trasporto alternativo.

Il provvedimento, accompagnato da cospicui incentivi per l'acquisto di imbarcazioni, è stato salutato con estremo favore dall'opinione pubblica, che lo ha definito uno dei maggiori successi della legislatura Hatoyama.

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